La nostra panetteria è interamente fatta con lievito naturale e farina Viva lasciandola andare in una lenta lievitazione per rispettare al meglio le caratteristiche della farina.
FARINA ViVa:
Quando si cerca una buona farina, solitamente, tendiamo a focalizzare l’attenzione su pochi aspetti: “farina macinata a pietra”, “100% grano italiano”, “farina contenente il germe di grano”, etc etc.
Se ci pensiamo, troppo poco per poter scegliere un prodotto veramente di qualità.
Per questo ci è parso naturale partire dal principio: LA COLTIVAZIONE DEL GRANO. Solo seguendo l’intera filiera dal campo al sacchetto che finirà nelle vostre mani, potremo creare una farina sana, tecnologicamente perfetta, che renda tutti SODDISFATTI e RESPONSABILI nei confrenti della nostra TERRA, dall’agricoltore al consumatore. Una farina ViVa!
Caratteristico taglio con osso a “T” – “T-bon”
In rosso la zona della lombata e del costato, da cui deriva il caratteristico taglio di carne, la Fiorentina.
Caratteristico taglio nella costola – “Rib”
In rosso la parte del bovino utilizzata per la preparazione del caratteristico taglio di carne, la Costata.
La storia della bistecca alla fiorentina è antica almeno quanto la città da cui prende il nome e se ne perdono le tracce indietro nel tempo. Tuttavia la sua tradizione, la sua celebrità e il suo nome sipossono far risalire alla celebrazione della festa di San Lorenzo e alla famiglia dei Medici. In occasione di San Lorenzo, il 10 agosto, la città si illuminava della luce di grandi falò, dove venivano arrostite grosse quantità di carne di vitello che venivano poi distribuite alla popolazione.
Firenze all’epoca dei Medici era un importante crocevia dove si potevano incontrare viaggiatori provenienti un po’ da ogni parte del mondo e così si narra che proprio in occasione di un San Lorenzo fossero presenti alle celebrazioni alcuni cavalieri inglesi a cui venne offerta la carne arrostita sui fuochi. Questi la chiamarono nella loro lingua beef steak riferendosi al tipo di carne che stavano mangiando. Da qui una traduzione adattata alla lingua corrente creò la parola bistecca che è giunta fino ai giorni nostri.
Una versione alternativa la fa risalire agli inglesi, presenti a Firenze nell’800, i quali hanno lasciato notevoli tracce nella cucina toscana. Si trattava di persone facoltose, che potevano permettersi anche tagli di carne pregiata, come la beef steak, appunto, ma anche come il roast beef, peraltro anch’esso presente nella cucina fiorentina.
Qualunque pezzo di carne cucinato e servito tagliato diventa una tagliata di carne, in pratica è possibile fare anche una tagliata di porcino o di qualunque pietanza …, ma la tagliata alla quale ci si intende riferire quando si dice “Mi faccia una bella tagliata”, … è il servizio al tavolo “Della Regina” della tavola toscana cioè dopo la giusta cottura di una Bistecca, che sia Fiorentina o Costata, sarà disossata, tagliata in bellavista e messa in un piatto o vassoio alla portate dei commensali per essere gustata.