L’impegno e la passione dei primi anni si sono preservati nel tempo. Fu l’Accademia della Cucina, nel 1955, ad accorgersi della qualità dei nostri piatti, dalla pasta fatta in casa alle specialità alla brace: ottenemmo così i primi riconoscimenti ufficiali, intestati all’allora patron nonno Alberto.
Erano gli anni del boom economico, c’era fervore, le persone avevano voglia di divertirsi, si intravedeva un nuovo modo di concepire il pranzo e la cena fuori casa.
Il cambiamento culinario produsse anche la trasformazione del locale, che fu completamente ristrutturato nel 1962. L’incremento della frequenza nelle presenze di quella nuova clientela, a cui non bastavano più i pesciolini fritti, i salumi tipici toscani, gli arrosti di rosticciana e le altre specialità cotte alla brace, ci indusse al cambiamento di stile.
Cura del servizio, occhio alla contemporaneità e rigore nelle scelte delle materie diventarono il nostro credo. Il 1962 è da considerarsi un anno di svolta, dalla “rusticità” alla “classicità”.
Oggi, il termine che rispecchia maggiormente il locale è “tradizionalità”.
Un particolare pensiero e ringraziamento va a tutti i collaboratori che hanno condiviso con noi questo lungo e impegnativo viaggio.